Lui, Loro e gli Umani


C'era una volta un uomo che era mezzo alieno, mezzo ladro e mezzo uomo.

Lui non ricordava più dove era e gli sembrava di avere dentro tanti Lui di tanti colori.
Lui lavorava tutti i giorni in una miniera. Ma non in una miniera qualunque. Una miniera dove si raccoglievano pietre che portavano fortuna, come i quadrifogli.
Loro lo costringevano a fare il lavoro più pesante in miniera. Lui scavava. Loro raccoglievano le pietre. E poi le mandavano nell'universo,  dove c'erano gli umani.

Quando gli umani dormivano, Loro (altri loro) prendevano tantissimi quadrifogli, li plastificavano, spezzavano le pietre, ce li mettevano dentro e li ri appiccicavano.
Ma Loro (i loro di prima) dicevano sempre all'uomo "Oh, tu ci metti sempre delle fatiche" e lui si offendeva.

Ma un giorno, prima che Lui si offende di nuovo uno di Loro (uno nuovo, che non ritornava da tantissmo tempo e che prevedeva quel che succedeva) interviene. E spara a Loro con una pistola speciale che li fa diventare buoni. E da quel punto in poi sono buoni per sempre…

Loro in realtà erano Lui. Perché qualcuno (non si sapeva chi) aveva inventato una macchina che faceva tanti Lui. Quando moriva qualcuno questa macchina faceva che Lui usciva dal cuore e veniva fuori, dopo quindi era sempre Lui ma fuori.

E così finisce la storia.

Pietro (5 anni e mezzo)

PS: 
Mamma: Ma io non ho capito una cosa, ma se lui è ancora vivo come ha fatto la macchina a fare tanti Lui?
Pietro (sicurissimo): Questo resterà un mistero! Se non sanno chi ha inventato la macchina non sanno nemmeno bene come l'ha fatta funzionare. no?

PPS: Il gioco, arrivato da Babbo Natale (grazie!) si ispira a Gianni Rodari ed è facile. Giri i dadi. Componi una figura. E poi inventi una storia. Per leggere le altre storie scritte dai bimbi c'è un pure un blog http://fatatrac.blogspot.it

PPPS: la storia è raccontata da Pietro, scritta in diretta dalla mamma. I neretti e il titolo sono della mamma.